Recensione di Via col Vento
Nove statuette, record (all’epoca) di incassi. Basta questo per capire di che tenore sarà la recensione di Via col Vento.
Film prodotto nel 1939 dal regista Victor Lonzo Fleming, è stato necessario aspettare decenni per trovare un’altra pellicola che ha avuto un incasso maggiore: si tratta di Avatar, nel 2010.
Arrivato in Italia nel 1951 e tratto dal romanzo del 1936 di Margaret Mitchell, senza spoilerare troppo, la trama è, ovviamente, dettata dall’omonimo libro e narra di due famiglie molto ricche, abituate ad avere tutto senza alcuno sforzo, che a causa della guerra di secessione, devono rimboccarsi le maniche. Non ci sono per nulla abituate e, quindi, per questo i protagonisti daranno vita a delle vicissitudini tra amore, gelosia e famiglia. Un intreccio che ci mostra diversi lati dell’aspetto umano e di come, spesso, la vita pone di fronte a delle situazioni che mai si penserebbero soltanto qualche mese prima.
La pellicola dura ben 4 ore e hanno recitato insieme sia Clark Gable, una vera e propria star, che Vivien Leigh, artista che ha fatto del teatro la sua stella polare oltre che una delle donne del cinema più belle di sempre.
È un film che, per capirlo, bisogna avere piena contezza del contesto storico in cui ci si trova. Il tutto, però, viene aiutato dall’ottimo bilanciamento tra le vicissitudini quotidiane di persone qualsiasi con i ‘massimi sistemi’ e le tematiche ‘alte’.
A proposito di tematiche alte, anche ‘Via col Vento’ è stata vittima del politically correct di questi ultimi anni. HBO, famosa emittente televisiva statunitense, a pochi giorni dall’uccisione di James Floyd, ha bannato dai suoi canali proprio ‘Via col Vento’, perché dava l’immagine di un’America razzista. Infatti, ad esempio, la tata di colore rappresentava un’idea ormai fuori dal tempo che prevedeva come le persone nere dovessero servire i bianchi.
Una polemica che ha letteralmente diviso l’opinione pubblica ma che nulla toglie alla bellezza di un vero e proprio capolavoro del cinema, con la mitica battuta finale, recitata proprio da Vivien Leigh:
“Domani è un altro giorno”
entrata nella storia del cinema mondiale.
Alla prossima con le Recensioni di Cinemagazine.org!
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