Recensione E.T. nel post a cura di CineMagazine
L’incontro tra l’uomo e l’entità extraterrestre concepito come prospettiva e realtà allo stesso tempo. Il capolavoro cinematografico di Steven Spielberg E.T. esprime appieno una tendenza diffusa nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento scenico.
E.T. è stato film di riferimento assoluto sotto questo punto di vista. Punto di incontro perfetto tra la razza umana e forme di vita “diverse” ancora tutte da scoprire ed esaminare nel concreto e non per forza da trattarsi come entità ostili.
In questo post vediamo insieme la recensione del film E.T. e i significati ad esso collegati. Bentornati su CineMagazine!
La trama di E.T.
Il film E.T. si basa sulla storia di Elliott, un ragazzino di 9 anni, la cui vita viene sconvolta durante una notte per la presenza di un’entità oscura. Ella si materializza sotto forma di ombra che piano piano viene fuori e si manifesta nella sua interezza. Si viene a scoprire della presenza aliena sulla Terra e, per sfuggire alle forze governative, E.T. si rifugia proprio in questa casa.
Il misterioso visitatore appare sin da subito in sintonia con il bambino sopra citato, all’insaputa della famiglia. Quest’opera datata 1982, di fatto, influenzerà le future generazioni sul tema degli alieni che invadono la Terra e ne minano le certezze.
Il significato di E.T.
Un tema affrontato attraverso una chiave autobiografica, dato che la storia si basa sull’introspezione del bambino e dell’essere umano in relazione a colui che è considerato “diverso”. Tutto ciò viene trattato impostando un’ironia a tratti tagliente, ma più che sufficiente per comprendere appieno il fenomeno. Un film che suscita tenerezza nello spettatore e lo invita a immedesimarsi sia nella parte umana che in quella aliena.
La stessa creatura appare in diverse scene come una sorta di giullare di corte da prendere in giro e da mettere al centro dell’attenzione. La regia di Spielberg sottopone l’alieno a continui travestimenti pur di non farsi scoprire.
Proprio questo carattere camaleontico del personaggio in questione lo rendono particolarmente simpatico e apprezzabile agli occhi del pubblico. Istrione e simbiotico, imprevedibile.
Ma è indubbiamente l’amicizia tra Elliott ed E.T a stuzzicare la fantasia degli spettatori. Un tipo di relazione che abbatte qualsiasi pregiudizio e va oltre. Grazie ad essa non si fa altro che portare acqua al mulino di coloro che credono negli extraterrestri e che possano essere entità pacifiche, non conflittuali. Questo film di fantascienza in chiave intima e personale rafforza questa speranza, nel presente e nel futuro, di poter assistere nella realtà alla trasposizione cinematografica.