Locandine dei film, come realizzarle

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Locandine dei film, come realizzarle nel post a cura di CineMagazine

Programmare e ultimare un film, di qualsiasi natura esso sia, può sembrare esercizio facile e di sintetica immediatezza, ma non è affatto così. Dietro c’è un lavoro meticoloso e articolato, che merita una particolare menzione. Non ci sono solo gli attori e coloro che appaiono davanti ad uno schermo, ma anche quelli che lavorano dietro le quinte e compongono le cosiddette locandine dei film.

Di cosa si tratta?

Si tratta sostanzialmente di uno stampato che ha funzione pubblicitaria e di propaganda. Un manifesto che deve attirare a sé pubblico per aumentare l’audience.

Ecco, quindi, alcuni suggerimenti utili su come realizzare le locandine dei film, nel nuovo post a cura di CineMagazine dedicato al Marketing Cinematografico!

Come creare locandina da film: attenzione alle esigenze dello spettacolo

Per creare una locandina di un film bisogna rispondere a determinate esigenze di spettacolo. Il budget fa molto la differenza in questi casi poiché, naturalmente maggiore è il raggio d’azione e maggiore sarà la diversificazione del proprio target di riferimento. Ma si può realizzare un buon lavoro anche con un budget basso.

La locandina racconta il film attraverso la trasposizione di un’immagine che ne sintetizza i contenuti. Una tradizione che non ha perso la sua prolificità nel tempo. Innanzitutto per creare una buona locandina bisogna identificare il pubblico di riferimento per capire a chi ci si rivolge realmente.

Ci si può documentare sul web in maniera preponderante da questo punto di vista oppure, se si è della vecchia scuola, basta andare in giro e fare un po’ di indagini sociologiche e sociali.

Il ruolo di Photoshop e Illustrator nella realizzazione di locandine dei film

Photoshop e Illustrator sono programmi da lavoro perfetti per iniziare a costruire una propria locandina. Alimentare un po’ di mistero all’interno della locandina, senza dire propriamente tutto, può essere un’ottima soluzione per catturare l’attenzione del pubblico. 

Deve incuriosire, ma non rivelare tutto, in buona sostanza. Siccome il cervello umano lavora per associazioni, unire una o più immagini permetterà di costruire una sorta di mappa concettuale legata al film e di suscitare ancora più curiosità riguardo a quella proiezione.

Il contrasto e la luminosità delle immagini hanno la loro estrema importanza, sia sul piano visivo che pratico. Questo per indurre un’immagine più movimentata e coinvolgente per l’occhio dello spettatore. La qualità non è da trascurare in questi casi. Questo è un aspetto molto importante. Va bene anche non avere tanti soldi, però una locandina di qualità è un biglietto da visita importante per il film.

Spesso capita che una bella locandina possa attirare una platea ampia e far venire più persone a vedere una pellicola che, magari, non è così bella. Oppure l’opposto: una locandina non propriamente gradevole fa venire meno persone in sala e anche se il film dovesse essere un capolavoro, rischia di non avere il successo che merita. 

Il marketing applicato al cinema: struttura di una locandina

Il cinema moderno, ma anche quello antico, ha sempre avuto una forte connessione con la materia marketing. Esiste il cosiddetto marketing cinematografico per cui, individuato un target, se ne ricerca il punto di attrazione.

Il film è come un prodotto che va venduto in qualche modo. Come lo si può fare? Bisogna rispondere alle esigenze dei consumatori.

Il posizionamento diviene fondamentale prima di poter attuare qualsiasi campagna promozionale. Non esiste nessun film che abbia come target ‘tutti’ e fin dall’inizio bisogna comprendere a che tipo di pubblico ci si vuole rivolgere.

Va definito il cosiddetto piano media per stabilire quantità, tipo, copertura e durata dei mezzi attraverso cui far circolare una locandina. In linea di massima la collaborazione tra designer e pubblicitari rafforzano questo concetto di posizionamento e definiscono i quattro punti cardine, che sono artwork, titolo, copy e billing.

Si riconducono, in particolare, alla parte grafica di una locandina che può comprendere una foto o un logo. Il titolo deve far risaltare la personalità di una pellicola ed è necessario che si caratterizzi per immediatezza e intuizione. Quanto deve essere lungo? Dipende da tanti aspetti, non c’è una risposta certa che si può dare a priori in questi casi. 

Il testo evidenzia una frase che fa colpo sullo spettatore ed è, dunque, incisiva ed immediata. Grazie a questa parte si può capire meglio dove e quale sia il posizionamento ufficiale di un determinato film proposto in locandina. Le campagne di marketing si orientano nell’ottica di offrire prodotti di qualità.

Se un film è già conosciuto nell’ambiente e oltre, l’opera di convincimento e attrazione di un altro target sarà semplice da realizzare, proprio per la notorietà del film in questione.

Essendo un marchio di fabbrica ben definito, i fan non avranno difficoltà a riconoscerlo e identificarlo tra tanti, assegnandogli un posto di valore nelle loro preferenze cinematografiche. In questo caso non si necessita di troppe informazioni da divulgare. Ne bastano poche e sintetiche. Importante è che siano anche chiare. 

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