Genere fantascientifico: cos’è, film e attori famosi nel post a cura di CineMagazine
Ogni genere cinematografico ha la sua peculiarità. Si mostra al grande pubblico in tutta la sua interezza, cercando di trasmettere determinati messaggi e contenuti. Il genere fantascientifico non si distacca da questo tipo di realtà.
Nonostante sia un genere di per sé tendente all’allontanamento dalla realtà, resta comunque ancorata in qualche modo ad essa. Ne cerca di estremizzare i concetti, le concezioni e i punti di vista. A volte anticipando cambiamenti nella società, che poi si verificano puntualmente, almeno in parte.
E, qui, proviamo a sfatare questo mito ripercorrendo le tappe più importanti che hanno portato al successo di questo genere di film che, oggi, vanta milioni di appassionati. Bentornati sul nostro portale!
Sommario
Come e quando nasce il genere fantascientifico
Il genere fantascientifico è certamente uno dei più affermati e ricercati dal pubblico in ambito cinematografico. Non solo in sala, ma soprattutto altrove. Nasce e si sviluppa ufficialmente a partire dagli anni ’30. Risulta essere fortemente influenzato dalla letteratura e dai romanzi. Diviene una sorta di serbatoio delle idee da cui trarre ispirazione per la realtà e viceversa. Una commistione di spunti dalle forti cariche metaforiche. All’inizio, questo, veniva visto quasi come un limite, poiché si pensava, erroneamente, che gli sceneggiatori non avessero tutta questa fantasia. Essendo, per giunta, un genere che per certi versi esula dalla realtà. Invece, prendere spunto dai libri e portarli sul grande schermo non è semplice. E, soprattutto, in molti casi è solo un canovaccio. Poi c’è sempre lo zampino del regista e del suo team.
Frequenti sono i riferimenti a fumetti, programmi TV e videogiochi, che hanno fatto la storia da questo punto di vista. I riferimenti più illustri non possono che accostarsi a figure leggendarie del panorama fantascientifico come Steven Spielberg e George Lucas. Più che registi, veri e propri motori di un genere di successo, in particolar modo tra gli adolescenti. Nomi conosciuti da tutti, anche da chi non è un appassionato di cinema vero e proprio. Ciò dimostra come la loro notorietà abbia superato i confini cinematografici.
Chi non ha mai visto almeno una scena dello storico franchise Star Wars, ad esempio. L’obiettivo principale di questo genere cinematografico è sempre stato quello di trasmettere stupore e meraviglia nello spettatore.
Una proiezione dei propri sogni e delle fantasie più nascoste e inimmaginabili dell’uomo che, grazie al cinema, si fanno vere, reali, possibili. Gli effetti speciali sono insiti all’interno di questi film.
Il primo film fantascientifico della storia può essere definito dal celebre fotogramma di “Viaggio nella Luna” (titolo originale Le voyage dans la Lune) di Georges Méliès del 1902, il quale è stato preceduto da altre opere dello stesso regista.
Altra pellicola famosa del genere è Metropolis di Fritz Lang, l’antesignano del cinema fantascientifico a livello primordiale. Datato 1927, questo film offre una panoramica futuristica sulla lotta di classe.
Il genere fantascientifico negli anni ’30 e ‘40
Gli anni ’30 e ’40 si pongono come novità per una tendenza maggiore verso l’horror fantascientifico. Frankestein, Dottor Jekyll e Mr. Hyde e King Kong ne sono i pilastri. Negli anni ’50 la fantascienza amplia il suo raggio d’azione e si rivolge a lettori di fumetti e a spettatori della TV. Negli USA si affermano, in particolar modo, ferventi originati dagli avvistamenti UFO che hanno ripercussioni, inevitabilmente, sulla cultura cinematografica americana. Robert Wise lo esemplifica alla perfezione nel suo “Ultimatum alla terra”.
Il genere fantascientifico dagli anni ’60 agli anni ‘80
Lo scorrere del tempo è il tema predominante nel cinema degli anni ’60 attraverso pellicole storiche come “L’uomo che visse nel futuro” e “Il villaggio dei dannati”. Il filone apocalittico e post-apocalittico caratterizza il successivo decennio.
L’opera simbolo di quelle e delle future generazioni è certamente “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick, un maestro del genere, che produrrà pellicole come “2001: Odissea nello Spazio”. Altro capolavoro del genere è “Il pianeta delle scimmie” di Franklin Schaffner.
Il genere fantascientifico si lancia definitivamente come genere di successo e non più di nicchia a partire dagli anni ’80. Sono gli anni di “Guerre stellari”, “Ritorno al futuro” e “E.T. l’extra-terrestre”. “Blade runner” di Ridley Scott, capostipite di una certa ambientazione e scenografia. Tanto è vero che i film più iconici del genere sono soprattutto di questi anni.
Famosi anche le saghe di Alien, Predator, Terminator e via discorrendo, che ancora oggi continuano a sfornare sequel.
Il genere fantascientifico negli anni ‘90
Gli effetti speciali si allineano ad una rivoluzione tecnologica in atto e sempre più pervasiva già all’epoca. Le tecnologie digitali fanno la voce grossa nelle pellicole che vanno dagli anni ’90 in poi.
Le successive generazioni si ritroveranno a confrontarsi con prodotti cinematografici ai confini della realtà, anche oltre. Viaggi interstellari, dimensioni spazio-temporali sono i temi ricorrenti in un certo tipo di cinema.
L’invasione aliena ha sempre attirato fortemente il pubblico (famoso e iconico negli anni ’90 risulta essere, ad esempio, il film “Indipendence Day”) ed è stata la chiave di volta per consensi cinematografici legati a certi film. L’orientamento rivoluzionario in chiave moderna ha influenzato in larga parte il cinema fantascientifico. Negli anni ’90 il genere aggiunge un ulteriore fattore: la rete Internet e l’Intelligenza Artificiale, quest’ultima già in voga in realtà il decennio precedente. Matrix del 1999 ne diviene un film cult, proponendo anche un certo di cultura popolare legata al cyberpunk.
Tantissime le pellicole negli anni ’90 e ‘2000 famose, tra cui il primo film in 3D “Avatar” di James Cameron.
L’elemento fantastico che racchiude in sé una varietà di soggetti e temi che appartengono solo ad esso e a nessun altro genere. Non a caso alcuni film, oltre a denotare una base di intrattenimento come presupposto fondamentale, implicano l’esposizione di temi anche piuttosto delicati come quelli sociali e politici. Un successo conclamato dovuto a questi motivi, tra i più. Perché un film, anche se fantascientifico, può e deve far riflettere lo spettatore.