Biografia Sean Connery, il più famoso degli 007 nel post a cura di CineMagazine
Sean Connery è stato un attore scozzese che è diventato simbolo di una generazione (forse più di una). Diventato celebre grazie alla sua interpretazione del personaggio di James Bond, è dalla gran parte dei critici e dei fan della serie considerato il suo miglior interprete.
Classe, stile, eleganza hanno caratterizzato la carriera di un attore che non è mai stato al centro di scandali di alcun tipo. Fu persino nominato Sir dalla Regina Elisabetta d’Inghilterra.
In questo post a cura di CineMagazine, ripercorriamo la carriera di Sean Connery, il famoso attore scozzese, nel nuovo approfondimento dedicato alle biografie degli attori stranieri.
Sommario
Gli inizi
Nato ad Edimburgo nel 1930, Sean Connery è figlio di un camionista e di una cameriera.
Si avvicina molto presto al mondo del Teatro e dell’arte in generale: basti pensare che già a 19 anni posa nudo per l’Edimburgh Art College. Nel frattempo, però, porta avanti diversi lavori saltuari come bagnino, muratore e così via.
All’inizio degli anni Cinquanta, però, la sua ruota comincerà a girare nel verso giusto: dopo alcune apparizioni teatrali di minor rilevanza, partecipa con successo ad un musical importante di Londra, “South Pacific”, durante il quale si mette in luce per la sua bellezza e per il suo talento.
Qualche tempo dopo partecipa al concorso di Mister Universo, classificandosi terzo.
Probabilmente anche quella partecipazione è sicuramente importante per la sua carriera: basti pensare che dopo arrivano diverse chiamate per parti in serie tv come “Il bandito dell’Epiro”, “Estasi d’amore”, “Darby O’ Gill e il re dei folletti”.
Il successo
La svolta decisiva nella carriera di Sean Connery, però, ci sarà negli anni Sessanta. L’attore, nel 1962, avrebbe interpretato un personaggio che gli avrebbe dato fama a livello mondiale e che dura ancora oggi, a distanza di oltre cinquant’anni. Stiamo parlando ovviamente di James Bond, agente segreto protagonista dei romanzi di Ian Flaming che arriva sul grande schermo con “007”. Sembra essere un ruolo disegnato proprio per Sean Connery: una spia, seducente, abile, ma elegante e ammaliante.
E lo sa anche lo stesso ideatore Flaming, il quale è presente durante il provino dell’attore scozzese e che, dopo un’iniziale dubitanza, capisce che è l’uomo più adatto a quel ruolo.
Proprio l’interpretazione del primo film della serie che riscuoterà un successo incredibile, lo afferma anche come sex-symbol. Per interpretare il ruolo, Connery è però costretto ad indossare un toupet, a causa della precoce calvizie che l’ha colpito: toupet che utilizza anche per altre pellicole, come per esempio in Marnie.
Curiosità che forse non tutti sanno è che l’attore partecipa ad un concorso che era stato indetto dal London Express, e che era volto a scegliere proprio il volto cinematografico di James Bond: in quel concorso, Connery, si classificò solo terzo.
Recita in ben sette film che erano incentrati sulla spia ideata da Fleming e lo fa al fianco di alcune attrici di rara bellezza come Ursula Andress e Daniela Bianchi.
Per la precisione, l’attore recita per cinque pellicole consecutive il ruolo di Bond, fino al 1967, per poi lasciarlo a Lazenby. Solo dopo lunghe trattative acconsente a riprendere il ruolo nel 1971 per altre due pellicole (l’ultima nel 1983). Sarà poi Roger Moore a sostituirlo successivamente.
Connery vuole evitare che il suo nome potesse essere ingabbiato nel ruolo di James Bond e così decide dedicarsi ad altri progetti, con grandissimi registi. Il primo di questi fu Alfred Hitchcock. Nel 1964, infatti, l’attore scozzese viene scelto per un ruolo importante nel capolavoro Marnie. Sempre nel 1964 recita ne La donna di paglia di Dearden, al fianco della nostra Gina Lollobrigida. Altra importante collaborazione ci sarà nel 1965, con il regista Sidney Lumet per il film La collina del disonore. Ma non solo. Nel corso degli anni Sessanta, Sean Connery recita in film di Kershner, Woodward e Seberg.
Potremmo dire, però, che la definitiva consacrazione come mostro sacro ci sarà, per Connery, negli anni Ottanta. Dopo altri ruoli più o meno importanti negli anni Settanta, l’attore recita ne I banditi del tempo di Terry Gilliam, poi in Cinque giorni una estate di Zinnemann e nella saga Highlinder – l’ultimo immortale, al fianco di Christopher Lambert. Proprio con questa sega riusce ad accrescere la sua fama in maniera ancora più significativa.
Dopo un’altra eccellente interpretazione, questa volta nel film di Jean-Jacques Annaud “Il nome della rosa”, ispirato al romanzo di Umberto Eco, arriva il premio più ambito per un attore cinematografico. La sua interpretazione del poliziotto Jimmy Malone nel film “Gli Intoccabili” di Brian De Palma fu lodata dalla critica internazionale e gli vale l’Oscar al miglior attore non protagonista, oltre che il BAFTA. La pellicola, ricordiamo, trattava in maniera romanzata la storia della squadra che riuscì ad incastrare Al Capone per evasione fiscale e farlo condannare. Connery dà vita ad una interpretazione eccezionale, che è ritenuta da tanti la migliore della carriera. Gli vale, inoltre, anche il Golden Globe.
Ormai l’attore è entrato ufficialmente nella leggenda. Recita, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta in varie pellicole come Il Presidio-Scena di un crimine, di Peter Hyams; Sono affari di famiglia, nuovamente con Sidney Lumet e in Indiana Jones e l’ultima crociata di Steve Spielberg, al fianco di Harrison Ford. Altra eccellente interpretazione è ricordata in Caccia a ottobre rosso di John McTiernan.
Altra pellicola interessantissima sarà Scoprendo Forrester nel 2000, opera di Gus Van Sant.
Si ritira nel 2003, come ammesso da lui stesso, anche e soprattutto a causa della pessima esperienza nel film La leggenda degli uomini straordinari.
Vita privata
Sean Connery è stato sempre molto riservato, della sua vita privata si sanno soltanto i fatti principali. E’ stato sposato con l’attrice australiana Diane Cilento, da cui ha avuto un figlio, Jason, mentre si è risposato successivamente con la pittrice Micheline Roquebrune, che è rimasta sua moglie fino alla sua morte. Particolarmente significativo anche il suo impegno verso il Paese d’origine, la Scozia.
Sean Connery viene a mancare il 31 Ottobre del 2020, a 90 anni, quando era a Nassau, nella sua residenza alle Bahamas. E’ stata la stessa famiglia ad annunciare la sua dipartita. Il figlio, Jason, ha dichiarato che non stava bene da diverso tempo. La stessa moglie, precedentemente, aveva fatto sapere che era affetto da demenza senile.
Film Sean Connery
Vi lasciamo alla filmografia completa di Sean Connery, in ordine alfabetico:
- Le armi del re (Lilacs in the Spring), regia di Herbert Wilcox (1954) – non accreditato
- Club di gangsters (No Road Back), regia di Montgomery Tully (1957)
- I piloti dell’inferno (Hell Drivers), regia di Cy Endfield (1957)
- La grande porta grigia (Time Lock), regia di Gerald Thomas (1957)
- Il bandito dell’Epiro (Action of the Tiger), regia di Terence Young (1957)
- Estasi d’amore – Operazione Love (Another Time, Another Place), regia di Lewis Allen (1958)
- Titanic, latitudine 41 nord (A Night to Remember), regia di Roy Ward Baker (1958) – non accreditato
- Darby O’Gill e il re dei folletti (Darby O’Gill and the Little People), regia di Robert Stevenson (1959)
- Il terrore corre sul fiume (Tarzan’s Greatest Adventure), regia di John Guillermin (1959)
- Scotland Yard sezioni omicidi (The Frightened City), regia di John Lemont (1961)
- A 077, dalla Francia senza amore (On the Fiddle), regia di Cyril Frankel (1961)
- Il giorno più lungo (The Longest Day), regia di Ken Annakin (1962)
- Agente 007 – Licenza di uccidere (Dr. No), regia di Terence Young (1962)
- A 007, dalla Russia con amore (From Russia with Love), regia di Terence Young (1963)
- La donna di paglia (Woman of Straw), regia di Basil Dearden (1964)
- Marnie, regia di Alfred Hitchcock (1964)
- Agente 007 – Missione Goldfinger (Goldfinger), regia di Guy Hamilton (1964)
- La collina del disonore (The Hill), regia di Sidney Lumet (1965)
- Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) (Thunderball), regia di Terence Young (1965)
- Una splendida canaglia (A Fine Madness), regia di Irvin Kershner (1966)
- Un mondo nuovo (Un monde nouveau), regia di Vittorio De Sica (1966) – non accreditato
- Agente 007 – Si vive solo due volte (You Only Live Twice), regia di Lewis Gilbert (1967)
- Shalako, regia di Edward Dmytryk (1968)
- La tenda rossa (Krasnaya palatka), regia di Mikheil Kalatozishvili (1969)
- I cospiratori (The Molly Maguires), regia di Martin Ritt (1970)
- Rapina record a New York (The Anderson Tapes), regia di Sidney Lumet (1971)
- Agente 007 – Una cascata di diamanti (Diamonds Are Forever), regia di Guy Hamilton (1971)
- Riflessi in uno specchio scuro (The Offence), regia di Sidney Lumet (1972)
- Zardoz, regia di John Boorman (1974)
- Ransom – Stato di emergenza per un rapimento (Ransom), regia di Nils Tahivik (1974)
- Assassinio sull’Orient Express, regia di Sidney Lumet (1974)
- Il vento e il leone (The Wind and the Lion), regia di John Milius (1975)
- L’uomo che volle farsi re (The Man Who Would Be King), regia di John Huston (1975)
- Robin e Marian (Robin and Marian), regia di Richard Lester (1976)
- Il prossimo uomo (The Next Man), regia di Richard C. Sarafian (1976)
- Quell’ultimo ponte (A Bridge Too Far), regia di Richard Attenborough (1977)
- 1855 – La prima grande rapina al treno (The First Great Train Robbery), regia di Michael Crichton (1979)
- Meteor, regia di Ronald Neame (1979)
- Cuba, regia di Richard Lester (1979)
- Atmosfera zero (Outland), regia di Peter Hyams (1981)
- I banditi del tempo (Time Bandits), regia di Terry Gilliam (1981)
- Obiettivo mortale (Wrong Is Right), regia di Richard Brooks (1982)
- Cinque giorni una estate (Five Days One Summer), regia di Fred Zinnemann (1982)
- Mai dire mai (Never Say Never Again), regia di Irvin Kershner (1983)
- Sword of the Valiant – The Legend of Sir Gawain and the Green Knight, regia di Stephen Weeks (1984)
- Highlander – L’ultimo immortale (Highlander), regia di Russell Mulcahy (1986)
- Il nome della rosa, regia di Jean-Jacques Annaud (1986)
- The Untouchables – Gli intoccabili (The Untouchables), regia di Brian De Palma (1987)
- Il presidio – Scena di un crimine (The Presidio), regia di Peter Hyams (1988)
- Alla scoperta di papà (Memories of me), regia di Henry Winkler (1988) – non accreditato
- Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade), regia di Steven Spielberg (1989)
- Sono affari di famiglia (Family Business), regia di Sidney Lumet (1989)
- Caccia a Ottobre Rosso (The Hunt for Red October), regia di John McTiernan (1990)
- La casa Russia (The Russia House), regia di Fred Schepisi (1990)
- Highlander II – Il ritorno (Highlander II: The Quickening), regia di Russell Mulcahy (1991)
- Robin Hood – Principe dei ladri (Robin Hood: Prince of Thieves), regia di Kevin Reynolds (1991)
- Mato Grosso (Medicine Man), regia di John McTiernan (1992)
- Sol levante (Rising Sun), regia di Philip Kaufman (1993)
- Alla ricerca dello stregone (A Good Man in Africa), regia di Bruce Beresford (1994)
- La giusta causa (Just Cause), regia di Arne Glimcher (1995)
- Il primo cavaliere (First Knight), regia di Jerry Zucker (1995)
- The Rock, regia di Michael Bay (1996)
- The Avengers – Agenti speciali (The Avengers), regia di Jeremiah S. Chechik (1998)
- Scherzi del cuore (Playing by Heart), regia di Willard Carrol (1998)
- Entrapment, regia di Jon Amiel (1999)
- Scoprendo Forrester (Finding Forrester), regia di Gus Van Sant (2000)
- La leggenda degli uomini straordinari (The League of Extraordinary Gentlemen), regia di Stephen Norrington (2003)
Il nostro post dedicato alla vita di Sean Connery, termina qui. Alla prossima con le biografie dedicate agli attori famosi, a cura di CineMagazine!