Rodolfo Valentino, biografia dell’attore di origini italiane

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Rodolfo Valentino, biografia dell’attore di origini italiane nel post a cura di CineMagazine

In epoca primordiale il cinema in bianco e nero veniva rappresentato da personaggi di assoluto simbolismo. Alle prime armi Rodolfo Valentino aveva già una tale presa sul pubblico e sulla telecamera a tal punto da essere considerato uno dei più grandi in assoluto. Della serie, quando il talento è così evidente che nessuno può criticarlo o non accorgersi di essere di fronte a un vero fenomeno.

Uno tra i più apprezzati interpreti del cosiddetto cinema muto, concepito a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900. Conviveva con una certa fama di Latin Lover per le sue doti riconosciute da grande seduttore, dentro e fuori dal set.

Vediamo la vita e alcune curiosità sul mito dell’attore di origini italiane, Rodolfo Valentino, nel post dedicato alle biografie degli attori famosi, a cura del nostro portale. Benvenuti su CineMagazine!

Gli inizi di Rodolfo Valentino

Rodolfo Valentino, pseudonimo di pseudonimo di Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, è stato uno dei primi attori celebri nella storia del cinema. Nasce a Castellaneta, provincia di Taranto, nel lontano 6 maggio del 1895. Padre italiano e mamma di origini francesi. Una multietnicità, a quei tempi nel Sud Italia non proprio frequente, che lo aiuterà a superare i momenti di difficoltà, soprattutto quando è bambino.

L’infanzia e l’adolescenza sono state tutt’altro che tranquille e scorrevoli. Una vita da ragazzo piuttosto movimentata, scossa dalla prematura morte del padre. I problemi fisici lo attanagliano a tal punto da essere preso in giro di frequente dai suoi compagni di scuola. Oggi sarebbe quasi assurdo a pensarci oggi, ma in realtà è proprio così: viene deriso perché è considerato brutto!

L’esperienza a Parigi in veste di vacanziero dal punto di vista personale lo mette al verde, ma dal punto di vista professionale, invece, è molto formativa. Qui cavalca le sue straordinarie doti da ballerino. Proprio per alimentare questo sogno interiore decide di lasciare l’Italia in via definitiva e di emigrare verso l’America.

L’approdo in America di Rodolfo Valentino

La terra dei sogni che diventano realtà. Raggiunge New York nel 1913 e in quegli anni non naviga nell’oro, tutt’altro. Per questo motivo deve arrangiarsi con mestieri di fortuna come il cameriere e il giardiniere. Riesce a trovare un impiego come ballerino a pagamento in un night club, mestiere che in quegli anni comincia ad essere sempre più diffuso. Compie un altro trasferimento, stavolta a San Francisco, dove gli viene data l’opportunità di far parte di una compagnia teatrale. Un buon inizio.

In pratica inizia da qui il suo percorso cinematografico. Ad Hollywood, che diventa la sua seconda casa, interpreta ruoli da comparsa in film di secondo piano. “I quattro cavalieri dell’apocalisse”, datato 1921 è il film che lo ha lanciato alla ribalta mediatica dell’epoca.

Al di là delle sue doti da attore, è soprattutto lo sguardo e la presenza da grande affabulatore a renderlo particolarmente desiderato tra il pubblico femminile. Un vero e proprio catalizzatore nella cultura di massa. Se si pensa per cosa veniva deriso in passato, viene quasi da sorridere. Ma la vita non smette mai di stupire.

Da lì assume l’innegabile riconoscimento ideale di icona maschile leggendaria, anche negli anni a seguire. Un simbolo di stile e di moda, tra le altre cose. I suoi film di maggiore successo sono stati “Lo sceicco”, “Sangue e arena”, “Aquila nera”.

Spesso e volentieri si ritrova nel ruolo dell’eroe un po’ ribelle ma allo stesso tempo romantico, in grado di bilanciare l’altrettanto magnetismo prodotto dal protagonista.

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La villa di Rodolfo Valentino messa all’asta

La villa cosiddettaNido del falco”, da lui stesso comprata a Beverly Hills, rappresenta uno dei suoi cimeli più imponenti. Una residenza sfarzosa e lussuosa che rappresenta a pieno il personaggio al di fuori della vita professionale. Piuttosto ricca di possedimenti che Rodolfo Valentino ama ostentare, l’attore possiede anche una grande passione per i cavalli.

La residenza dell’attore viene messa all’asta successivamente per pagare i debiti accumulati dallo stesso, a causa degli stessi possedimenti sopra citati.

La morte sopraggiunge il 23 agosto del 1926 nella sua seconda casa, New York per una peritonite. Ha solo 31 anni ed è all’apice dell’affermazione cinematografica. Il suo ultimo film, il figlio dello sceicco, esce al cinema postumo alla morte dell’attore.

La fama di latin lover di Rodolfo Valentino

Come detto, Rodolfo Valentino è stato latin lover ai massimi livelli. Motivo per cui ha conquistato molte donne nella sua vita. Una vita sentimentale che produce ben due matrimoni, entrambi durati come un battito di ciglia.

Si dice che il buon Rodolfo abbia avuto anche delle relazioni di tipo omosessuale. Più di qualcuno sostiene, all’epoca, che i matrimoni citati in precedenza fossero solamente un’abile copertura per nascondere la sua vera vita sentimentale, evidentemente orientata verso tutt’altro.

Pare che la sua stretta amicizia con il regista che lo ha lanciato sul grande schermo, tale Rex Ingram, fosse molto più di una semplice amicizia.

Le accuse di bisessualità hanno sempre accompagnato la controversa esistenza di Rodolfo Valentino, il quale racchiude tutti questi scoop all’interno di un diario privato venuto a galla successivamente alla sua morte.

Però che sia omosessuale, bisessuale o eterosessuale non fa alcuna differenza: Rodolfo Valentino nella sua breve vita è riuscito a diventare una leggenda ricordata ancora oggi. 

Filmografia Rodolfo Valentino

Vi lasciamo ai film interpretati da Rodolfo Valentino, in ordine temporale. Alla prossima con le biografie degli attori famosi, a cura di CineMagazine!

  1. Donna che ama (The Battle of the Sexes), regia di David Wark Griffith – (comparsa, non accreditato) (1914)
  2. My Official Wife, regia di James Young (1914)
  3. La corsara, regia di Maurizio Rava (1916)
  4. The Quest of Life, regia di Ashley Miller (1916)
  5. The Foolish Virgin, regia di Albert Capellani – non accreditato (1916)
  6. Seventeen, regia di Robert G. Vignola – non accreditato (1916)
  7. Il servizio segreto (Patria), regia di Jacques Jaccard, Leopold Wharton, Theodore Wharton – serial (1917)
  8. Alimony , regia di Emmett J. Flynn – non accreditato (1917)
  9. A Society Sensation, regia di Paul Powell (1918)
  10. A letto, ragazzi! (All Night), regia di Paul Powell (1918)
  11. L’avventuriero (The Married Virgin), conosciuto anche come Frivolous Wives, regia di Joseph Maxwell (1918)
  12. The Homebreaker, regia di Victor Schertzinger (1919)
  13. La diva del Tabarin (The Delicious Little Devil), regia di Robert Z. Leonard (1919)
  14. The Big Little Person, regia di Robert Z. Leonard (1919)
  15. Virtuous Sinners, regia di Emmett J. Flynn (1919)
  16. Il ladro di perle (A Rogue’s Romance), regia di James Young (1919)
  17. Nobody Home, regia di Elmer Clifton (1919)
  18. Eyes of Youth, regia di Albert Parker (1919)
  19. Passion’s Playground, regia di J.A. Barry (1920)
  20. An Adventuress, conosciuto anche come The Isle of Love, regia di Fred J. Balshofer (1920)
  21. The Cheater, regia di Henry Otto non accreditato (1920)
  22. L’amante fatale (Once to Every Woman), regia di Allen Holubar (1920)
  23. The Wonderful Chance, regia di George Archainbaud (1920)
  24. Stolen Moments, regia di James Vincent (1920)
  25. I quattro cavalieri dell’Apocalisse (The Four Horsemen of the Apocalypse), regia di Rex Ingram (1921)
  26. Uncharted Seas, conosciuto anche come Uncharted Sea, regia di Wesley Ruggles (1921)
  27. La commedia umana (The Conquering Power, conosciuto anche come Eugenie Grandet), regia di Rex Ingram (1921)
  28. La signora delle camelie (Camille), regia di Ray C. Smallwood (1921) con Alla Nazimova, Rex Cherryman e Patsy Ruth Miller
  29. Lo sceicco (The Sheik), regia di George Melford (1921)
  30. Il mozzo dell’Albatros (Moran of the Lady Letty), regia di George Melford (1922)
  31. L’età di amare (Beyond the Rocks), regia di Sam Wood (1922)
  32. Sangue e arena (Blood and Sand), regia di Fred Niblo (1922)
  33. Il giovane Rajah (The Young Rajah), regia di Phil Rosen (1922)
  34. Monsieur Beaucaire, regia di Sidney Olcott (1924)
  35. Notte nuziale (A Sainted Devil), regia di Joseph Henabery (1924)
  36. The Hooded Falcon
  37. L’aquila, conosciuto anche come Aquila nera (The Eagle), regia di Clarence Brown (1925)
  38. Cobra, regia di Joseph Henabery (1925)
  39. Il figlio dello sceicco (The Son of the Sheik), regia di George Fitzmaurice (1926)