Ray Liotta, bio del compianto attore americano, nel post a cura di CineMagazine
Dietro il successo e l’acclamazione incondizionata di un certo tipo e modo di fare cinema c’è un mondo. Un universo fatto di grandi professionisti e celebrità divenute tali che, grazie a talento e presenza scenica, hanno fatto grande il cinema americano e non solo. Ray Liotta è nome altisonante da questo punto di vista. Si toccano vette inesplorate ai più grazie ad un’esperienza di decenni sul set. È venuto a mancare un’autentica colonna della filmografia in particolar modo gangster.
Vediamo in questo post a cura di CineMagazine la vita e gli step professionali del grande attore americano Ray Liotta. Bentornati sul nostro portale!
Sommario
Gli inizi di Ray Liotta
Ray Liotta si è spento il 26 maggio 2022 all’età di 67 anni, essendo nato a Newark il 18 dicembre del 1954. Luogo della sua dipartita Santo Domingo, laddove si apprestava a girare un film dal titolo Dangerous Waters. Una notizia che ha scioccato l’intero mondo del cinema e i suoi appassionati.
La vita di Ray Liotta è segnata sin dalla nascita. Infatti, a soli 6 mesi viene adottato dalla famiglia Vidimarli-Liotta. Anche sua sorella Linda è stata adottata e nel complesso, Ray Liotta ha un fratellastro, cinque sorellastre oltre che sua sorella biologica.
Studia alla Miami University dove si mantiene agli studi lavorando anche in un cimitero.
Inizia la sua carriera nel cinema grazie anche alle amicizie con Steven Bauer (il famoso Manny di Scarface ed ex marito di Melanie Griffith), grazie al quale ottiene una parte nel film Qualcosa di travolgente, dove interpreta il marito della protagonista (Melanie Griffith), violento e psicotico. La sua parte gli fa ottenere una candidatura ai Golden Globe come migliore attore non protagonista.
Ma il primo film che gira in assoluto si chiama Donna sola di Peter Sasdy.
Nel frattempo svolge anche ruoli televisivi in soap opera e musical di primo piano. Nel suo bagaglio professionale presenze in commedie e thriller. Ma la vera e definitiva consacrazione giunge quando lo chiama il regista Martin Scorsese.
Ray Liotta inizia a trovare la sua dimensione
Scorsese vuole come protagonista del suo film, Quei bravi ragazzi, e lui non si fa sfuggire l’occasione. Da allora viene identificato sempre e comunque nel personaggio di Henry Hill, un gangster italo-irlandese alle prese con la mafia americana e le sue implicazioni. Arricchita da star del calibro di Robert De Niro, Paul Sorvino e Joe Pesci a rendere il cast a dir poco illustre.
Si indirizza verso un tipo di cinema a tratti crudo e violento, nell’ambito del quale, ad esempio, interpreta la parte di un poliziotto fuori dalle righe in Abuso di potere.
Interpretazione da candidatura agli MTV Movie Award del 1993 per il premio miglior cattivo.
Nel film Fuga da Absolom è un militare ribelle alla ricerca di sé stesso, tanto per citare un altro esempio in questa direzione.
Gli anni ’90 e 2000: Ray Liotta diventa famoso in tutto il mondo
Negli anni ’90 la popolarità di Ray Liotta è ormai alle stelle ed è uno dei sex symbol più apprezzati a livello cinematografico. Continua a seguire e condurre in prima persona opere adrenaliniche, come ad esempio Hannibal di Ridley Scott, Revolver di Guy Ritchie e Blow, laddove interpreta il ruolo del padre di Johnny Depp.
Non ha mai smesso di recitare e ha sfruttato persino l’opportunità di diventare doppiatore. Presta, infatti, la sua voce al personaggio immaginario di Tommy Vercetti all’interno GTA: Vice city. Entra, dunque, anche nel mondo dei videogiochi, travalicando qualsiasi confine generazionale.
Altra apparizione imponente sotto questo profilo è il doppiaggio di Billy Handsome nel videogioco Call of Duty. Ciò testimonia la versatilità di questo attore, prezioso in diversi ambiti.
Recita anche con Jennifer Lopez in Shades of Blue, una serie TV poliziesca andata in onda dal 2016 al 2018.
In epoca contemporanea, Ray Liotta aveva in cantiere progetti cinematografici che lo avrebbero riportato, in qualche modo, sulla cresta dell’onda. Uno di questi si chiama Cocaine Bear, un film ispirato ad una storia vera su di un orso che consuma per sbaglio una borsa di cocaina e ne finisce, inevitabilmente, inghiottito. Uscirà l’anno prossimo nelle sale, seppur senza di lui.
A livello planetario la figura di Ray Liotta è universalmente riconosciuta e associata soprattutto alla risata divenuta iconica durante una scena con Joe Pesci nel film Quei bravi ragazzi. Entrata di diritto tra le pagine più memorabili nella storia del cinema.
La vita privata di Ray Liotta
Sul fronte della vita privata Liotta ha sposato l’attrice Michelle Grace nel 1997 e dalla loro relazione nasce una figlia di nome Karsen. Giungono al divorzio sette anni più tardi e lui si rifà una vita con la compagna Jacy Nittolo. I due si sarebbero dovuti sposare di qui a qualche mese, ma il tragico epilogo ha rovinato tutti i piani.
Ray Liotta è stato, inoltre, protagonista, suo malgrado, di una vicenda familiare interna alquanto controversa, arrivando persino a contattare un investigatore privato pur di rintracciare la sua madre biologica.
Tutto ciò una volta saputo di essere stato adottato quando aveva solo 6 mesi. Un fatto decisivo che lo ha portato a saperne di più. Da questo lavoro investigativo vengono fuori una sorella, un fratellastro e cinque sorellastre di cui non se ne conosceva l’esistenza. Nel 2007 Ray Liotta provoca un incidente stradale sotto effetto di farmaci, ma senza coinvolgere altre persone. Nonostante ciò è condannato a 3 anni di libertà vigilata.
Film Ray Liotta
Vi lasciamo alla filmografia di Ray Liotta nelle righe a seguire, in ordine temporale. Alla prossima con i post a cura di CineMagazine e dedicati ai grandi attori internazionali.
- Donna sola (The Lonely Lady), regia di Peter Sasdy (1983)
- Qualcosa di travolgente (Something Wild), regia di Jonathan Demme (1986)
- Arena Brains, cortometraggio, regia di Robert Longo (1987)
- Nick e Gino (Dominick and Eugene), regia di Robert M. Young (1988)
- L’uomo dei sogni (Field of Dreams), regia di Phil Alden Robinson (1989)
- Quei bravi ragazzi (Goodfellas), regia di Martin Scorsese (1990)
- Articolo 99 (Article 99), regia di Howard Deutch (1992)
- Abuso di potere (Unlawful Entry), regia di Jonathan Kaplan (1992)
- Fuga da Absolom (No Escape), regia di Martin Campbell (1994)
- Una moglie per papà (Corrina, Corrina), regia di Jessie Nelson (1994)
- Quando gli elefanti volavano (Operation Dumbo Drop), regia di Simon Wincer (1995)
- Specchio della memoria (Unforgettable), regia di John Dahl (1996)
- Turbulence – La paura è nell’aria (Turbulence), regia di Robert Butler (1997)
- Cop Land, regia di James Mangold (1997)
- Phoenix – Delitto di polizia (Phoenix), regia di Danny Cannon (1998)
- I Muppets venuti dallo spazio (Muppets from Space), regia di Tim Hill (1999)
- Le due verità (Forever Mine), regia di Paul Schrader (1999)
- Pilgrim – Il fuggitivo (Pilgrim), regia di Harley Cokeliss (2000)
- La voce degli angeli (A Rumor of Angels), regia di Peter O’Fallon (2000)
- Hannibal, regia di Ridley Scott (2001)
- Heartbreakers – Vizio di famiglia (Heartbreakers), regia di David Mirkin (2001)
- Blow, regia di Ted Demme (2001)
- Narc – Analisi di un delitto (Narc), regia di Joe Carnahan (2002)
- John Q, regia di Nick Cassavetes (2002)
- Identità (Identity), regia di James Mangold (2003)
- Last Shot (The Last Shot), regia di Jeff Nathanson (2004)
- Control, regia di Tim Hunter (2004)
- Revolver, regia di Guy Ritchie (2005)
- Doppia ipotesi per un delitto (Slow Burn), regia di Wayne Beach (2005)
- Even Money, regia di Mark Rydell (2006)
- Local Color, regia di George Gallo (2006)
- Rivincita per due (Comeback Season), regia di Bruce McCulloch (2006)
- Smokin’ Aces, regia di Joe Carnahan (2006)
- Svalvolati on the road (Wild Hogs), regia di Walt Becker (2007)
- Bee Movie, regia di Simon J. Smith, Steve Hickner (2007)
- In the Name of the King (In the Name of the King: A Dungeon Siege Tale), regia di Uwe Boll (2007)
- Battle in Seattle – Nessuno li può fermare (Battle in Seattle), regia di Stuart Townsend (2007)
- Hero Wanted, regia di Brian Smrz (2008)
- Crossing Over, regia di Wayne Kramer (2009)
- Observe and Report, regia di Jody Hill (2009)
- Powder Blue, regia di Timothy Linh Bui (2009)
- La linea (The Line), regia di James Cotten (2009)
- Youth in Revolt, regia di Miguel Arteta (2009)
- Ricomincio da zero (Crazy on the Outside), regia di Tim Allen (2010)
- Notte folle a Manhattan (Date Night), regia di Shawn Levy (2010)
- Il guinness dei pupazzi di neve (Snowmen), regia di Robert Kirbyson (2010)
- Chasing 3000, regia di Gregory J. Lanesey (2010)
- Segui il tuo cuore (Charlie St. Cloud), regia di Burr Steers (2010)
- The Son of No One, regia di Dito Montiel (2011)
- The Details, regia di Jacob Aaron Estes (2011)
- La notte non aspetta 2 – Strade violente (Street Kings 2: Motor City), regia di Chris Fisher (2011)
- The River Murders – Vendetta di sangue (The River Murders), regia di Rich Cowan (2011)
- Field of Dreams 2: Lockout, cortometraggio, regia di Eric Appel (2011)
- The Entitled, regia di Aaron Woodley (2011)
- Ticket Out, regia di Doug Lodato (2012)
- Nudi e felici (Wanderlust), regia di David Wain (2012)
- Cogan – Killing Them Softly (Killing Them Softly), regia di Andrew Dominik (2012)
- Breathless, regia di Jesse Baget (2012)
- The Iceman, regia di Ariel Vromen (2012)
- Come un tuono (The Place Beyond the Pines), regia di Derek Cianfrance (2012)
- Yellow, regia di Nick Cassavetes (2012)
- Bad Karma, regia di Suri Krishnamma (2012)
- The Devil’s in the Details, regia di Waymon Boone (2013)
- Pawn, regia di David A. Armstrong (2013)
- Suddenly, regia di Uwe Boll (2013)
- Muppets 2 – Ricercati (Muppets Most Wanted), regia di James Bobin (2014)
- La formula della felicità (Better Living Through Chemistry), regia di Geoff Moore e David Posamentier (2014)
- The Identical, regia di Dustin Marcellino (2014)
- Sin City – Una donna per cui uccidere (Sin City: A Dame to Kill For), regia di Robert Rodriguez e Frank Miller (2014)
- Revenge of the Green Dragons, regia di Andrew Lau ed Andrew Loo (2014)
- La regola del gioco (Kill the Messenger), regia di Michael Cuesta (2014)
- Go with Me – Sul sentiero della vendetta (Go with Me), regia di Daniel Alfredson (2015)
- Campus Code, regia di Cathy Scorsese e Kenneth M. Waddell (2015)
- Flock of Dudes, regia di Bob Castrone (2016)
- Sticky Notes, regia di Amanda Sharp (2016)
- Storia di un matrimonio (Marriage Story), regia di Noah Baumbach (2019)
- Fast Times at Ridgemont High Table Read, regia di Ivan Dudynsky (2020)
- Hubie Halloween, regia di Steven Brill (2020)
- No Sudden Move, regia di Steven Soderbergh (2021)
- I molti santi del New Jersey (The Many Saints of Newark), regia di Alan Taylor (2021)
- Broken Soldier, regia di Matthew Coppola (2022)
- Cocainorso, regia di Elizabeth Bank (2023)