Brigitte Bardot, biografia dell’attrice francese, icona sexy degli anni ’60-’70

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Brigitte Bardot, biografia dell’attrice francese, icona sexy degli anni ’60-’70, nel post a cura di CineMagazine

Nell’immaginario collettivo, le icone sexy, sia al maschile che al femminile, contribuiscono ad alimentare le più sfrenate fantasie. D’altronde, sognare non costa nulla, così come seguire le proprie passioni e pulsioni. L’attrice Brigitte Bardot ha rappresentato un modello di riferimento sotto questo punto di vista. Non solo gli uomini, ma anche le donne l’hanno sempre vista come un punto di arrivo in tema di bellezza e fascino. Una vita, quella dell’attrice francese, piuttosto movimentata sul piano privato e professionale. Che, probabilmente, le ha perfino donato più fascino ancora. 

Vediamo step professionali e personali della vita dell’icona del cinema francese e internazionale, Brigitte Bardot, nel post a cura di CineMagazine. Bentornati sul nostro portale!

Gli inizi di Brigitte Bardot

Brigitte Bardot è attrice di lungo corso nata a Parigi il 28 settembre del 1934.

Cresce in una famiglia di industriali molto dediti ad un’educazione rigorosa e severa. L’unica valvola di sfogo per lei consiste nella danza classica. E infatti inizia a ballare dall’età di 7 anni. Si iscrive al Conservatorio di Parigi a 15 anni.

La rivista Elle è stata la prima a notarla dal punto di vista estetico e a scritturarla per servizi fotografici nel settore della moda.

Il giovane produttore Roger Vadim mette gli occhi su di lei e tra loro nasce un amore folgorante, che si svilupperà al di fuori del set. 

Comincia la carriera cinematografica di Brigitte Bardot

Il primo film in assoluto di Brigitte Bardot si chiamaLe Trou Normand”. Datato 1952. Il debutto sul grande schermo a cui seguirà un’opera cinematografica ben più prestigiosa quale “Manina ragazza senza veli”.

Negli USA diventa famosissima al pari di un’altra celebrità come Marilyn Monroe. E non è certo una roba da poco essere paragonata a una donna ricordata anche decenni dopo la sua scomparsa. Nella storia del cinema queste due donne saranno ricordate, oltre che in vesti di grandi attrici, nei panni di icone sensuali e ammaliatrici. Catturavano infatti lo schermo come poche. E chissà se qualcun’altra abbia avuto lo stesso fascino.

brigitte-bardot

La Bardot è stata una delle prime donne a sfoggiare un accessorio che ha fatto epoca e scuola: il bikini. La prima ad esibirlo in pubblico, scatenando un certo scandalo e clamore all’epoca. Si parla degli anni ’60. Chi se non lei? Del resto, è stata una esplosione di sensualità e sogno erotico per tantissimi uomini, provenienti da ogni parte del mondo. 

Persino Andy Warhol decide di sfruttare la sua posa e movenza per dipinti suggestivi. Negli anni ’50 l’attrice francese recita soprattutto in ruoli strappalacrime e sentimentali. In “Elena di Troia” è l’ancella di Elena.

“Piace a troppi” è il film che consacra definitivamente al grande pubblico internazionale la figura di Brigitte Bardot. Tutto ciò nell’ambito di una nouvelle vague in forte ascesa nello spazio cinematografico, ma non solo. E una come lei ci stava benissimo.

foto brigitte bardot

Brigitte Bardot apprezzata in Europa ma in America…

L’erotismo europeo che traspare dalle sue rappresentazioni, tuttavia, non attira da subito le simpatie del pubblico e della critica americana. Si rivela essere troppo autoreferenziale e poco proiettato alla globalità. Peraltro, la poca internazionalizzazione a livello linguistico della Bardot non la agevolavano sotto questo punto di vista.

Apprezzata, dunque, dal pubblico europeo, ma non ancora da quello americano e di Hollywood. Ma è solo questione di tempo prima che la sua stella cominci a brillare in maniera pressoché inesorabile.

Con il film “La verità” viene fuori tutta la vena liberale e rivoluzionaria, in un certo senso. È la pellicola attraverso la quale conosce una nuova fiamma, l’attore Sami Frey.

Vita privata del 1961 è un film dall’impronta fortemente autobiografica. Una sorta di trasposizione di quello che si verificherà, per l’appunto, nella vita privata dell’attrice. Tenterà il suicidio dopo essersi ritirata per un po’ dalle scene.

In “Erasmo il Lentigginoso” interpreta il ruolo di sé stessa e alimenta ancora una volta il dibattito sul suo stile di vita ai limiti del trasgressivo. L’ultimo colpo di coda prima del ritiro ufficiale dal circus. Comparirà successivamente come donna copertina in un’edizione italiana di Playboy.

brigitte bardot foto

La carriera da cantante di Brigitte Bardot e vita privata

Dal 1962 in poi Brigitte Bardot sveste i panni dell’attrice e si improvvisa cantante. Pubblica diversi singoli e album, che si ispirano soprattutto a contenuti sentimentali. Dunque, non abbandona del tutto il suo modus operandi da questo punto di vista.

“Brigitte Bardot” diviene addirittura una canzone (non scritta da lei ma da Jorge Veiga), che ancora oggi usiamo per ballare e per divertirci, soprattutto a Capodanno. E questo per far capire l’impronta che l’attrice ha lasciato nel mondo dello spettacolo.

Abbina alle canzoni altre attività collaterali, ma altrettanto significative sul piano personale come la difesa dei diritti degli animali. Risulta molto attiva su questo fronte, al punto da denunciare con forza e in diretta televisiva i maltrattamenti sugli animali. Assume posizioni vegetariane in tema alimentare.

Supporta il partito animalista e il movimento ecologico negli anni 2000 anche se non è propriamente di sinistra. 

La sua vita privata è costellata da ben 4 matrimoni, di cui l’ultimo nel 1992 con Bernard d’Ormale, un esponente politico del Fronte Nazionale. Si rivela essere il matrimonio più duraturo della vita di Brigitte.

attrice brigitte bardot foto

Film Brigitte Bardot

Vi lasciamo alla filmografia di Brigitte Bardot, in ordine temporale. Alla prossima con le biografie degli attori famosi, sempre a cura di CineMagazine!

  1. Le Trou normand, regia di Jean Boyer (1952)
  2. Manina ragazza senza veli (Manina, la fille sans voiles), regia di Willy Rozier (1952)
  3. I denti lunghi (Les dents longues), non accreditata, regia di Daniel Gélin (1953)
  4. Le portrait de son père, regia di André Berthomieu (1953)
  5. Atto d’amore (Un acte d’amour), regia di Anatole Litvak (1953)
  6. Versailles (Si Versailles m’était conté), non accreditata, regia di Sacha Guitry (1954)
  7. Tradita, regia di Mario Bonnard (1954)
  8. Il figlio di Caroline Cherie (Le fils de Caroline chérie), regia di Jean-Devaivre (1955)
  9. Ragazze folli (Futures vedettes), regia di Marc Allégret (1955)
  10. Un dottore in altomare (Doctor at Sea), regia di Ralph Thomas (1955)
  11. Grandi manovre (Les grandes manoeuvres), regia di René Clair (1955)
  12. I tuoi occhi bruciano (La lumière d’en face), regia di Georges Lacombe (1955)
  13. Elena di Troia (Helen of Troy), regia di Robert Wise (1956)
  14. Mademoiselle Pigalle (Cette sacrée gamine), regia di Michel Boisrond (1956)
  15. Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
  16. Miss spogliarello (En effeuillant la marguerite), regia di Marc Allégret (1956)
  17. La sposa troppo bella (La mariée est trop belle), regia di Pierre Gaspard-Huit (1956)
  18. Piace a troppi (Et Dieu… créa la femme), regia di Roger Vadim (1956)
  19. Una parigina (Une parisienne), regia di Michel Boisrond (1957)
  20. Gli amanti del chiaro di luna (Les bijoutiers du clair de lune), regia di Roger Vadim (1958)
  21. La ragazza del peccato (En cas de malheur), regia di Claude Autant-Lara (1958)
  22. Femmina (La femme et le pantin), regia di Julien Duvivier (1959)
  23. Babette va alla guerra (Babette s’en va-t-en guerre), regia di Christian-Jaque (1959)
  24. Sexy Girl (Voulez vous danser avec moi?), regia di Michel Boisrond (1959)
  25. Il testamento di Orfeo (Le testament d’Orphée, ou ne me demandez pas pourquoi!), non accreditata, regia di Jean Cocteau (1960)
  26. La verità (La verité), regia di Henri-Georges Clouzot (1960)
  27. A briglia sciolta (La bride sur le cou), regia di Roger Vadim (1961)
  28. Amori celebri (Amours célèbres), episodio “Agnès Bernauer”, regia di Michel Boisrond (1961)
  29. Vita privata (Vie privée), regia di Louis Malle (1962)
  30. Il riposo del guerriero (Le repos du guerrier), regia di Roger Vadim (1962)
  31. Il disprezzo (Le mépris), regia di Jean-Luc Godard (1963)
  32. Bande-annonce de ‘Le mépris’, cortometraggio, regia di Jean-Luc Godard (1963)
  33. Una adorabile idiota (Une ravissante idiote), regia di Édouard Molinaro (1964)
  34. Erasmo il lentigginoso (Dear Brigitte), non accreditata, regia di Henry Koster (1965)
  35. Viva Maria!, regia di Louis Malle (1965)
  36. Io, l’amore (À coeur joie), regia di Serge Bourguignon (1967)
  37. Tre passi nel delirio (Histoires extraordinaires), episodio “William Wilson”, regia di Louis Malle (1968)
  38. Shalako, regia di Edward Dmytryk (1968)
  39. Les femmes, regia di Jean Aurel (1969)
  40. L’orso e la bambola (L’ours et la poupée), regia di Michel Deville (1970)
  41. Le novizie (Les novices), regia di Guy Casaril (1970)
  42. La via del rhum (Boulevard du rhum), regia di Robert Enrico (1971)
  43. Le pistolere (Les pétroleuses), regia di Christian-Jaque (1971)
  44. Una donna come me (Don Juan ou Si Don Juan était une femme…), regia di Roger Vadim (1973)
  45. Colinot l’alzasottane (L’histoire très bonne et très joyeuse de Colinot Trousse-Chemise), regia di Nina Companeez (1973)